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10 luglio 2009

Ecco perché Pechino tiene tanto al Xinjiang

Oggi,venerdì,giorno della grande preghiera musulmana,le autorità di Pechino hanno ordinato la chiusura di tutte le moschee di Urumqi,la capitale del Xinjiang.Si temono nuovi scontri, dopo quelli che hanno già fatto almeno 156 morti.Nella città rimangono ancora migliaia di soldati:ma perché il Xinjiang è così importante per Pechino?

Secondo Le Figaro la ragione è quasi esclusivamente economica.“Finora è stato sfruttato solo un piccolo quantitativo delle sue possibilità,ma il Xinjiang è un pozzo senza fondo di risorse energetiche e quindi un potenziale enorme per lo sviluppo economico della Cina.Nel 2008 è diventata la seconda regione produttrice di petrolio del paese,con 27,4 milioni di tonnellate di greggio.In questo modo assicura il 14 per cento della produzione nazionale”.

Il Xinjiang fornisce inoltre un terzo della produzione nazionale di gas naturale ed è il primo produttore di carbone.Qui nel 2008 è stato scoperto un grande giacimento d’uranio e ora si vorrebbe usare la sua superficie terrestre per aumentare la produzione di energia eolica.

E che dire della segretissima città di Malan,dove si trova un istituto di ricerca in fisica nucleare?Se a tutto questo si aggiunge la presenza di numerosi minerali e la vicinanza della regione ai grandi oleodotti dell’Asia centrale molti conti cominciano a tornare:business as usual.

da Internazionale.it

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